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Preparare la terra per l’orto rialzato – Tutti i trucchi e i consigli

È una tecnica ben nota in agricoltura e che oggi trova nuovo apprezzamento tra i coltivatori di piccoli appezzamenti che curano l’orto vicino casa. Sono gli orti o letti rialzati, consistono in contenitori che permettono alle colture di svilupparsi un po’ più in alto del livello calpestabile.

I vantaggi di questo sistema di coltivazione sono tanti, ma è opportuno seguire degli accorgimenti per prendersi cura della terra per l’orto rialzato. Essendo isolata dal resto del terreno potrebbe aver bisogno di cure speciali per essere sempre produttiva. Vediamo di cosa si tratta e come impiegare con successo questa tecnica anche per il proprio orto.

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Cos’è un orto o letto rialzato

Ci sono tanti modi per isolare e sollevare dal livello calpestabile il terreno da dedicare alle coltivazioni, specie quelle orticole. I contadini si sono sempre limitati a definire chiaramente i bordi delle aree da coltivare e così evitare di calpestare e compattare troppo la terra. Il principale vantaggio di questo sistema colturale è, infatti, quello di non compromettere il corretto sviluppo delle radici calpestandole e schiacciando troppo la terra.

Oggi i sistemi per coltivare a un livello sopraelevato sono diversi. La permacultura che propone un metodo molto rispettoso dei cicli della terra suggerisce di creare i cosiddetti cassoni per alzare la superficie su cui far crescere le piante. Possono essere portati a livello delle braccia, e per questo limitare la fatica della schiena che non dovrà curvarsi per prendersi cura delle piante. Oppure possono essere realizzati sollevando il letto da coltivare di pochi centimetri. Si può decidere di creare dei cumuli, oppure di delimitare l’area da coltivare con delle recinzioni, delle assi di legno o altri sistemi contenitivi.

Perché è importante occuparsi del terreno

Uno dei tanti vantaggi che comporta l’isolamento specifico di una porzione di terreno è una maggiore facilità di controllo delle sue caratteristiche organolettiche. Non tutti i terreni sono uguali e non tutte le piante gradiscono la stessa composizione di sostanze per il terriccio.

Per questo, lavorando su delle aree delimitate è più facile interagire creando il bilanciamento corretto e su misura in base al tipo di coltivazione che si desidera avviare. Agendo sull’acidità del terreno, la presenza di diverse sostanze di base e una maggiore o minore percentuale di sostanza organica, sarà possibile calibrare con precisione il tipo di nutrienti da destinare a ogni piantagione.

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Una buona idea, trattandosi per lo più di coltivazioni destinate al consumo familiare e non alla produzione intensiva, è quella di rispettare i cicli del terreno con le giuste rotazioni. Una volta compiuto il processo di crescita di ogni coltivazione sarà indispensabile ricordarsi di alternare gli ortaggi e le verdure evitando di piantare sempre gli stessi in un solo posto. Questo accorgimento sarà indispensabile per consentire la naturale ricostituzione del substrato organico che permette la crescita e lo sviluppo delle piante.

E come mai è più semplice che in piena terra

Non si tratta solo di un vezzo o una necessità organizzativa che permette di organizzare meglio lo spazio disponibile. È vero, i cassoni facilitano l’individuazione delle zone da coltivare, rendono più facile delimitare lo spazio per evitare di danneggiare le piante a crescita più lenta. Ma coltivare in letti rialzati non si limita a rendere più ordinato l’orto.

Qui la terra riceve una diversa esposizione ai raggi solari e ha una temperatura più alta rispetto a quella che si trova al livello del suolo. Questo succede perché lo scambio termico con il sottosuolo è minore e i raggi solari riescono a permeare più velocemente il terreno sopraelevato.

Questo semplice accorgimento consente di anticipare leggermente le epoche di coltivazione di alcune varietà più delicate. Si potrà giocare d’anticipo soprattutto nelle regioni in cui il clima è più rigido.

Cosa coltivare per ottimizzare la resa

Sollevare il letto, dunque, consente di assicurarsi benefici diversi e specifici. Anche il tipo di colture può essere scelto con più leggerezza, permettendo di coltivare varietà che direttamente a terra potrebbero soffrire di più.

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Non essendo calpestata mai, la terra nel cassone è più soffice e morbida. Specie con l’andare del tempo, quando la sostanza organica prende il sopravvento, la terra sana assume un aspetto poroso e friabile. Qui è più facile coltivare tuberi e radici che non amano la presenza di ostacoli sotto terra, come aree compresse o eccessivo pietrisco.

Dal momento che un letto sopraelevato dovrà essere la fonte di approvvigionamento per la famiglia, una buona idea è quella di preparare il terreno perché ospiti varietà diverse da portare a tavola. Le giuste consociazioni tra piante e fiori possono favorire la reciproca protezione dall’attacco di agenti patogeni. Coltivare piante con radici che si espandono in maniera diversa è una buona idea per coprire tutta l’estensione del letto ed evitare che crescano erbe infestanti.

Lasciare a riposo il terreno ed effettuare le rotazioni

Così come si fa con i campi coltivati, anche il cassone ha bisogno di un tempo di riposo. Questo rappresenta forse il miglior trattamento che si possa fare alla terra perché recuperi le sostanze necessarie allo sviluppo di nuova vita al suo interno.

Si potrà periodicamente ricoprire la terra per l’orto rialzato con del prezioso compost ricavato dalla trasformazione degli scarti alimentari prodotti in casa di legno. Man mano gli organismi presenti nella terra assorbono e traggono nutrimento dal compost, lo trasferiscono al terreno e così via fino alle nuove piante da ospitare.

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La regola rimane sempre quella di evitare di sovraccaricare il suolo di piante che assorbono troppe sostanze senza rilasciarne di utili alle successive. Quindi anche la rotazione rappresenta una buona soluzione per chi non vuole vedere il proprio orto perdere produttività col passare del tempo. I legumi come i piselli, i fagioli o le fave aiutano a ricostituire il substrato utile alla crescita delle piante che assorbono di più, come i peperoni o pomodori e melanzane.

Non è difficile creare un piccolo orto vicino al garage, basta avere l’accortezza di progettarlo tenendo conto di alcuni aspetti importanti per migliorarne la resa nel rispetto dei suoi equilibri.

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